IL MONDO FANTSTICO DI ANTONIO TORSELLO - DIE MARCHENHAFTE WELT DES
Galleria KreAktiv-Art - COLONIA - Germania 16 Marzo 2001
Il mondo fiabesco di Antonio Torsello
Un vecchio aneddoto racconta che i critici d’arte suddividono i pittori in diverse categorie: quelli che dipingono ciò che credono di vedere, quelli che credono di vedere ciò che dipingono, quelli che dipingono ciò che vedono, quelli che credono di dipingere ciò che vedono, e quelli che semplicemente credono di dipingere. Ebbene, Antonio Torsello non può essere costretto in una casella di questa rigida e impietosa gabbia tipologica. La sua pittura, infatti, ben poco ha da spartire con lo schema della “visione”, intesa come percezione del reale, ovvero dell’incidenza della luce sugli oggetti. Libero da condizionamenti accademici, ricco di un bagaglio culturale polimorfo, Torsello è approdato naturalmente all’arte figurativa dopo esperienze ad altissimo livello in altri settori espressivi, con estrema naturalezza.
Come un uccello canta e poi vola, così Torsello, dopo essersi appropriato dell'arte canora, ha scoperto l'incanto delle forme e dei colori. ll suo approccio alla tela e “furibondo”, quasi aggressivo. Si tuffa nel bianco come nel vuoto, ne campisce a settori lo spazio e vi fa pullulare miriadi di forme vibranti come coriandoli o stelle filanti. A ben vedere le sue forme possono suggerire paesaggi, naturali od urbani, abitati da umanoidi e da bizzarri animali: anche i fantasiosi titoli dei dipinti indurrebbero ad interpretazioni “figurative”. Ma i pretesti, a mio parere, contano molto meno dei moventi e — soprattutto — degli esiti.
Esiti che appaiono sorprendenti per le vivacità e forza d’impatto, nonché originali per uno “stile” già maturo dagli esordi. Torsello riesce a coniugare, con disinvoltura e certo inconsciamente, alcune componenti fondamentali dell’arte contemporanea: espressionismo nordico, astrattismo mitteleuropeo, solare colorismo mediterraneo. Una pittura, la sua, che potrebbe essere nata in America, in Sicilia, a Venezia, a Berlino.
E invece è apolide, internazionale come il suo autore, che guarda il mondo con gli occhi di un fanciullo felice e ce ne rende partecipi. Franco Betacchi
Il M° Antonio Torsello con il direttore dellla galleria KreAktiv-Art di Colonia